Omosessualità – Approfondimenti tematici

Nodo critico del trauma dell’omosessualità è l’assenza di valore. Per i genitoromosessualitai spesso il figlio omosessuale segue un orientamento troppo lontana dal proprio e per questo incomprensibile e non condivisibile. La difficoltà è spesso quella di poter avere una relazione sentimentale tale per cui l’investimento va prevalentemente sul corpo.

Si va dall’omosessualità come copertura e difesa da qualcosa all’omosessualità come identità di genere e personale possibile. Il punto è come la si vive e il modo in cui viene integrata con il resto della personalità.

L’identità di genere diventa il nocciolo traumatico.

Il bambino nasce con delle potenzialità ma l’ambiente lo condiziona fino all’adolescenza. Nell’omosessualità è invertito l’oggetto d’amore.

Negli anni ’70 le terapie più diffuse erano terapie correttive che partivano dall’assunto che questa fosse una patologia o un difetto e che bisognasse intervenire tendendo all’eterosessualità. Oggi l’obiettivo della psicoterapia è quello di portare ad una comprensione, accettazione e integrazione di questo con gli altri aspetti di sé.

Spesso la consapevolezza di avere una preferenza per qualcuno uguale a sé è accompagnata da sentimenti di disgusto, vergogna, vale a dire: “così non vado bene” (omofobia). Quello che conta è invece la capacità di amare indipendentemente dall’oggetto scelto…….